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lunedì 22 luglio 2019

Il normanno, un libro di Eleonora Davide

Anno Domini 1111; Monte Forte domina il passo verso l’Irpinia con il suo imponente castello. Il signore Guglielmo il Carbone è normanno di nobile stirpe e governa con saggezza. Ma un giorno accade qualcosa di inaspettato che mette in discussione il suo dominio su quelle terre. Omicidi, tradimenti e misteriosi simboli attirano l’attenzione del signore che inizia a investigare aiutato da una splendida e misteriosa fanciulla, da fra’ Guglielmo da Vercelli, da un fedele amico e dai valorosi compagni d’arme. Sullo sfondo la tormentata storia dell’Italia meridionale, governata a macchia di leopardo da longobardi, normanni e bizantini in continuo conflitto tra loro, ma anche la grande ricchezza di conoscenze e tradizioni nascosta nei monasteri e nelle corti in un periodo storico ancora poco conosciuto. Una dolce e travolgente storia d’amore si sviluppa mentre l’intreccio del giallo si dipana...

Eleonora Davide
Napoletana, giornalista, geologa e laureata in discipline storico-musicali, vive in provincia di Avellino; dirige la testata giornalistica on-line WWWITALIA (www.wwwitalia.eu). 
Si è interessata di storia locale, scrivendo un libro sulle origini del paese in cui vive. Ha ricostruito la storia trentennale dell’Associazione musicale in cui canta come corista dedicandole un volume. 
Ha pubblicato e pubblica saggi scientifici in ambito geologico e musicale, su riviste e pubblicazioni di settore. Ama la lettura. È appassionata di Storia. Organizza eventi letterari, promuovendo in particolare  gli autori irpini.

Puoi trovare il libro qui: https://www.amazon.it/NORMANNO-romanzo-storico-ELEONORA-DAVIDE/dp/1798009021

lunedì 15 luglio 2019

Premio Pontedera (Pi), consegnata targa in memoria di Stefania Russoniello


Al Premio Pontedera Danza consegnata la targa in memoria della danzatrice avellinese Stefania Russoniello alle vincitrici Martina Tremolanti e Ludovica Palmieri. 


Domenica 23 e venerdì 28 giugno al Teatro Era, si sono svolte le fasi finali dell’edizione 2019 del “Premio Pontedera Danza” vinto da Marina Tremolanti per la danza moderna e da Ludovica Palmieri per la classica. 

All’atto della proclamazione è stata consegnata alle vincitrici la “Targa Stefania Russoniello”, dedicata al ricordo della danzatrice e docente avellinese, scomparsa prematuramente nel 2011,  che aveva eletto la Toscana a sede della propria attività artistica e didattica nel campo della danza. 

A onorare costantemente, dal 2012 ad oggi, l’artista irpina (ricordata negli anni con una targa per meriti artistici in una cerimonia a Palazzo Vecchio a Firenze nel 2012 voluta dalla coreografa Marinella Salerno e dal maestro di shiatsu Gioacchino Allasia; con il “Premio Volterra Danza” diretto da Alberto Canestro nel 2013; con uno spettacolo a Siena della coreografa Claudia Semplici; con la targa della coreografa irpina Monia Capaldo) la volontà di Elisa Traverso, fondatrice e direttore artistico della Scuola Pontedera Danza e del Premio, che di Stefania Russoniello fu amica e collega di palcoscenico.


A consegnare la targa alle vincitrici Martina Tremolanti e Ludovica Palmieri erano presenti: l’Assessore al Sociale del Comune di Pontedera Carla Cocilova, Elisa Traverso e Cristina Poggi fondatrici di Pontedera Danza.
“Stefania, nel giugno 2012, pochi mesi prima di lasciarci, ci aiutò a realizzare il nostro spettacolo annuale al Teatro Era - ricorda Elisa Traverso - svolgendo, come sempre, un lavoro impeccabile. L’anno successivo la sua prematura scomparsa fu per me naturale volerla ricordare con qualcosa di tangibile che portasse avanti la sua idea della danza. Stefania, cui mi sentivo molto affine per il tipo di lavoro che abbiamo dovuto fare su noi stesse, era un'instancabile lavoratrice ma, cosa che succede raramente, era anche un'artista nella piena essenza del termine, un'artista che non aveva necessità di eccessi, come a volte accade, perché l'arte apparteneva alla sua anima. Quando abbiamo pensato a questo Premio abbiamo cercato tra i nostri allievi qualcuno che rispecchiasse uno degli aspetti che la rendevano unica. Non solo tecnicamente i migliori, ma anche coloro che pur nella fatica, tentassero di trasmettere al pubblico il loro sentire. Quest'anno il premio condiviso tra Martina Tremolanti e Ludovica Palmieri è stato conferito per l'impegno e la massima serietà dimostrata anche quando ci sono stati ostacoli da superare. Io non so se queste due ragazze manterranno il loro percorso nell'arte ma certamente hanno dimostrato di non aver paura di mettersi in gioco”.
Nata nel 1966, laureata in Lettere Moderne, Stefania Russoniello si formò con Mara Fusco a Napoli e a Firenze con Egon Madsen, Maria Rosa Villoresi, Lucia Insering, Alla Ossipenko e Massimo Andaloro. Tanti gli importanti coreografi dell’area neoclassico-contemporanea con cui lavorò nel periodo tra la fine degli anni ’90 e la data dell’immatura scomparsa tra loro citiamo: Antonella Agati, Massimo Andaloro, Angela Torriani Evangelisti, Claudine Merkel, Liliana Candotti, Alessandro Certini e Charlotte Zebey e Bob Wilson. Il sodalizio più importante, tuttavia, fu quello con la coreografa Marinella Salerno della cui compagnia fu sanzatrice stabile dal 1995 e, negli anni più recenti, con Alberto Canestro e la sua Lyric Dance Company. E’ stata anche una eccezionale insegnante di danza classica, metodo Besobrasova e una terapista shiatsu. Negli ultimi anni della sua vita si era appassionata al tango, formandosi come insegnante con Mauro Zompa che, dopo la morte, le conferì il titolo di “Maestra di Tango” ad honorem.

Festival Luci in Altura, 20.21.luglio 2019, Parco dei Monti Picentini, loc. Gavitoni, Lioni (Av)

Lioni, giochi di luce e trees mapping: spettacolo in montagna

Nel weekend le installazioni nel bosco di Gavitoni, i concerti di Luca Pugliese e Ambrogio Sparagna

Un festival della luce in due serate, per riproporre il legame antico della comunità con la montagna attraverso installazioni artistiche e concerti. È la manifestazione “Luci in Altura”, che si terrà a Lioni (AV) in località Gavitoni, a pochi chilometri dal centro abitato e nel cuore del Parco dei monti Picentini, sabato 20 e domenica 21 luglio 2019. 


“Abbiamo voluto creare una sorta di festival delle luci, un evento piuttosto unico nel suo genere – spiega il direttore artistico Antonio Sena –. Saremo in un luogo, il bosco di Gavitoni, non distante dal sito archeologico di Oppido Vetere, un insediamento di epoca sannita. Quelle civiltà avevano un legame forte con la montagna, la cui bellezza notturna oggi viene esaltata attraverso l’arte e la musica”. 

Le installazioni saranno a firma di artisti irpini. Angelo Di Paolo e Antonio Sena proporranno sculture in legno, realizzate con rami e materiali vegetali, rappresentanti elementi del bosco. La fiber art di Irene Russo darà vita a “Lux Lucis-reconnected”: i giochi di luce e fili andranno a legarsi con gli alberi e porteranno lo spettatore a scoprire una nuova suggestione nei confronti della natura preesistente. “Luminescente” di Eleonora Picariello sarà un intervento di arte ambientale per riqualificare l'area destinata ai bambini. Ispirata all’acqua, elemento presente sul territorio, ricrea i colori dell'arcobaleno su strutture già presenti nel bosco, un arco multicolore di luce con colori luminescenti che assorbono i raggi UV per chiunque voglia ritrovare una natura bambina, trasmettendo una sensazione di energia ancestrale. Impreziosisce ulteriormente la scenografia, la video-installazione “Road” di Gianluca Capozzi che, con giochi di luce e proiezioni trees mapping, porrà l'accento sulla sensibilizzazione alla corretta visione della natura e della sua conservazione. Il video prolungamento della natura, un’esplosione di luce e movimento per un viaggio dove la realtà viene allargata da una coscienza più ampia, alterata rispetto all'ordinario e lontana dal mondo logico razionale.

A completare il programma della prima serata la musica coinvolgente e ricca di suggestioni di Luca Pugliese con la formula one man band e di Ambrogio Sparagna con l’Orchestra popolare italiana in “Taranta d’amore”. Dopo la mezzanotte dj-set a cura dell’associazione I lupi matti. Domenica invece protagonista è il jazz con The Martìn & Co. Sextet e la melodia con Fabio Frignano. Non solo arte e musica: spazio anche alla gastronomia, in un luogo vocato tradizionalmente al pic-nic, con gli stand e la cucina dell’associazione C.R.C Santa Maria del Piano, partner del Treno degli eventi. 

La scimmia artista al Circolo degli artisti, 17 luglio 2019, Albissola Marina (Sv)


Mercoledì 17 luglio alle 21,30 in Pozzo Garitta di Albissola Marina e sempre con ingresso gratuito, conferenza del prof. Giulio Manuzio sul rapporto tra arte e neuroscienze.



Manuzio, in passato docente di Fisica all’Università di Genova, nonché ricercatore presso l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e attivo presso il CERN di Ginevra, illustrerà, sulla base delle più recenti acquisizioni delle neuroscienze, la nascita nella nostra specie dell’impulso artistico, presente anche nei primati a noi più prossimi. Attraverso un viaggio nel cervello e nella mente, la conferenza illustrerà anche alcune tappe della nostra evoluzione. Appunto, un modo per conoscerci meglio grazie alla scienza.

La serata, organizzata in collaborazione con il Centro di Documentazione Logos, sarà accompagnata da alcune letture di Jacopo Marchisio della compagnia teatrale dei "Cattivi maestri".

Festival Parco Poesia, 22.23.24 luglio 2019, Villa Mussolini, Riccione (Rn)


Parco Poesia 2019: programma



Lunedì 22 Luglio

15:30 -17:30 Laboratori del talento
Lingua degli antichi/simbolo. Antichi e futuro
Lezione-laboratorio con Rosita Copioli

in mostra la plaquette "Gli spazi della mente" 
interviene Giovanni Turria - Scuola di Grafica Accademia Belle Arti di Venezia

18:00 dieci minuti e un libro: reading
Davide Ferrari, Francesco Gabellini, Marco Pelliccioli, Alessandro Rivali, Francesca Serragnoli.

19:00 Conversazioni sul talento
Il poeta è un rabdomante
Alba Donati racconta la poesia attraverso Seamus Heaney

21:00 Talenti all’opera: un’ora per amare la poesia
Giovani poeti in gara 
Federica Bologna, Clery Celeste, Matthias Ferrino, Eugenia Galli, Matteo Meloni, Veronica Pacini, Davide Romagnoli. 
guest: Umberto Piersanti e Alba Donati

Ore 22:00  in collaborazione con Festival delle Storie e delle Arti
"Statue" live di Massimo Marches

Martedì 23 Luglio

11:00 - 13:00 Laboratori del talento
Se è cerca o se è attesa. Dove sta la poesia, dove vai tu?
Lezione-laboratorio con Gian Mario Villalta

15:30 -17:30 Laboratori del talento
Una faticosa ispirazione
Lezione-laboratorio con Umberto Piersanti

18:00 dieci minuti e un libro: reading
Maria Borio, Diego Bertelli, Valerio Grutt, Irene Ester Leo, Sarah Tardino.

19:00 Conversazioni sul talento
Già persa, quando fui salvata!
Silvia Bre racconta Emily Dickinson

21:00 Talenti all’opera: un’ora per amare la poesia
in collaborazione con Astri Summer Academy 
Concerto degli allievi della Masterclass
Giovani poeti in gara 
Alessandro Anil, Gaia Boni, Arianna Ferri, Giovanni Ibello, Sofia Fiorini, Giulia Martini, Silvia Righi.
guest: Rosita Copioli, Nino De Vita, Gian Mario Villalta.

giovedì 11 luglio 2019

Annaviva, le voci, gli amici, 13_28 luglio 2019, Circolo degli artisti, Albissola Marina (Sv)

Eco di voci, vicine.
di Federica Flore


1909. Una data lontana, ma non troppo. Di certo una boa, intorno alla quale virare per non tornare più indietro. Si tratta dell’inizio di un percorso che coinvolgerà direttamente Albissola Marina e, in modalità differenti, Sanremo. 
Il 20 febbraio, infatti, su Le Figaro, viene pubblicato il primo Manifesto Futurista, il quale connoterà il lavoro di numerosi artisti, architetti e poeti. 
“Il coraggio, l’audacia, la ribellione” del resto, occupano un ruolo fondante il gruppo savonese di Sant’Elia. 
Quella di Pozzo Garitta, per cui, è una tradizione che emerge dalla continua ricerca nelle arti, nella lotta alla monogamia con il passato, nel trovare idee non più impossibili. 

Marinetti, il capogruppo di quest’avanguardia storica erige il primo ponte tra questo borgo marinaro e Sanremo, adempiendo, da buon poeta, all’orazione nel Teatro del Casinò, insieme ai grandi tenori e letterati italiani. 
Da Albisola a Sanremo, quindi, pare visibilmente esserci un filo artistico, creativo, mosso dal desiderio di emergere, ma nelle condizioni che soltanto una periferia rivierasca permette. Sebbene la scelta di guardare oltre i soliti canoni tradizionali sia una prerogativa, anche tra i protagonisti del Futurismo, si manifesta una certa preponderanza verso il genere maschile, spezzata, nel nostro caso, da una presenza che non solo diventa ambasciatrice delle donne, ma un punto di riferimento per ogni uomo del gruppo: si tratta di Anna Maria Traverso, in arte Annaviva.

1919. Segna l’incontro decisivo tra Marinetti e Acquaviva. Sono trascorsi dieci anni da quel manifesto che ha modificato il punto di vista dell’artista e della sua percezione di vita, ora è il tempo della ceramica futurista. 
Annaviva celebra questo incontro in un testo poetico, critico e analitico, che narra di un vero e proprio comportamento, di una modalità di impressione del carattere di quei grandi protagonisti dell’Avanguardia, situati in una cittadina rivierasca.