|
|
|
|
«Chitarre al Cimarosa»
sul palco Caiafa e Tartaglia
Venerdì 1 aprile quarto appuntamento della rassegna internazionale
Torna «Chitarre al Cimarosa». Venerdì 1 aprile (ore 19) quarto appuntamento della prima edizione della rassegna internazionale coordinata dal Maestro Lucio Matarazzo.
Sul palco dell’Aula Magna l’esibizione di Vincenzo Caiafa e Christian Tartaglia. Si tratta di due allievi del Conservatorio, che frequentano rispettivamente il corso accademico di chitarra di I e II livello.
La rassegna, partita lo scorso febbraio e che si concluderà a settembre, si fonde con la prima edizione del Master di II Livello. Il Conservatorio di Avellino – presieduto da Achille Mottola e diretto da Maria Gabriella Della Sala – è l’unico Istituto di Alta Formazione artistico e musicale del Centro Sud autorizzato dal Ministero dell’Università e della Ricerca per l’offerta di questo percorso didattico.
Vincenzo Caiafa, già vincitore della XXIII Edizione del Concorso Nazionale Chitarristico “Giulio Rospigliosi” renderà omaggio a William Walton eseguendo tre delle sue celebri Bagatelle per chitarra, il secondo e il quarto movimento dalla Sonata Romantica di Manuel Maria Ponce e la Sinfonia Sevillana di Joaquín Turina.
Christian Tartaglia, vincitore del “FiuggiGuitarFestival” nel 2018 e con alle spalle già un cd “Stephen Dodgson (1924-2013). 20 Studies” edito da DotGuitar nella collana The LM Project. Eseguirà un omaggio a Bach, Largo e Allegro assai dalla Sonata BWV 1005, e ad Henze, Drei Tento. E ancora: “Cinque pezzi di mare” di Dusan Bogdanovic; “Capriccio diabolico”, composizione musicale per chitarra sola di Mario Castelnuovo-Tedesco; Gran solo op. 14 di Sor.
Rinviato, invece, al 20 maggio il concerto di Andrea De Vitis, chitarrista considerato a livello mondiale uno dei più interessanti della sua generazione.
Pianoterraduo protagonista al Carcere Borbonico di Avellino con una performance che chiude la mostra “Quaranta”
Venerdì 25 marzo 2022 alle ore 17.00, presso la Sala Espositiva Ex Carcere Borbonico di Avellino, si svolgerà una performance live del duo artistico Pianoterraduo in occasione della chiusura della mostra di poesie “Quaranta” di Graziella Di Grezia.
La stessa Di Grezia, in veste di pianista, insieme con Susanna Puopolo, voce recitante, si esibiranno in una performance tra musica e teatro ispirata dalle liriche in cornice. La musica al pianoforte dal classicismo al romanticismo accompagnerà la voce, nell’ottica di coinvolgere i partecipanti in uno scambio di emozioni e sensazioni. L’evento vuole rappresentare un’occasione che unisce le arti della scrittura, della recitazione e della musica nella quale anche il pubblico potrà diventare protagonista. Ma anche un percorso tra le poesie e i commenti dei visitatori per concludere la mostra e lanciare l’uscita del libro “Quaranta” edito da Graus.
L’esposizione di poesie in cornice, inaugurata sabato 19 marzo, ha riscosso successo calamitando una grande partecipazione di visitatori e si appresta a concludersi nel migliore dei modi.
Ingresso libero, nel rispetto della normativa anti-Covid19, a partire dalle ore 17.00. Chiusura mostra ed evento live ore 19.00.
Per i 50 anni del Conservatorio «Cimarosa» torna Goldstein
Il 23 marzo, dirigerà l’Orchestra Sinfonica.
Sul palco anche i solisti Davide e Gabriele De Feo
Carlo Goldenstein |
Per i 50 anni del Conservatorio «Domenico Cimarosa» torna Carlo Goldstein.
Per la seconda volta, a distanza di cinque mesi, uno dei più apprezzati direttori d’orchestra della sua generazione, ospite dei più prestigiosi teatri italiani ed europei, salirà sul palcoscenico dell’Auditorium «Vincenzo Vitale» per dirigere l’Orchestra Sinfonica del Conservatorio di Avellino, dove da qualche mese è docente di Esercitazioni orchestrali.
Carlo Goldstein a fine 2021 ha fatto il suo debutto con la BBC Philharmonic dirigendo, tra gli altri lavori, la prima in UK della Sinfonia nr. 2 di Paul Ben-Haim e venendo immediatamente reinvitato per la stagione 2023/24. Prossimamente farà il suo debutto a Copenhagen con Aida e dirigerà in ogni stagione una nuova produzione alla Volksoper di Vienna.
Carlotta Dalia, «un angelo» con la chitarra sul palco del Conservatorio
La talentuosa artista toscana, venerdì 18, suonerà ad Avellino. Il 23 torna Goldstein
«Suona come un angelo». È questo che ha detto di lei Leo Brouwer, compositore, chitarrista e direttore d'orchestra cubano. Uno degli autori più celebri ed eseguiti nel repertorio della chitarra classica.
Lei è Carlotta Dalia, 23 anni, originaria di Grosseto. Vincitrice di più di 40 premi nazionali e internazionali, tra cui l’International Guitar Competition di Parma nel 2019 “Omaggio a Niccolò Paganini”. Un talento, il suo, che l’ha portata a suonare nella Cappella Paolina del Quirinale alla presenza del capo dello Stato, Sergio Mattarella.
Venerdì 18 marzo, alle ore 19.00, sarà proprio Carlotta Dalia l’ospite del terzo appuntamento della prima edizione della rassegna internazionale “Chitarre al Cimarosa”. Sul palco dell’Aula Magna, la giovane e talentuosa artista, considerata da Bruno Battisti D’Amario «un fenomeno d’eccellenza», suonerà la Sonata K14 di Domenico Scarlatti, Hika - brano di Leo Brouwer scritto in memoria del suo amico e mentore Toru Takemitsu -, Invierno Porteno di Astor Piazzolla. E ancora: op. 195 n. XX e XXIII dai 24 caprichos de Goya di Mario Castelnuovo-Tedesco e le variazioni di Francisco Tarrega sul celeberrimo tema del carnevale di Venezia di Paganini.
Una serata tutta la femminile quella di venerdì. L’apertura del concerto di Carlotta Dalia, infatti, sarà affidata a Roberta Mercorio, iscritta al Master di II Livello coordinato dal M° Lucio Matarazzo. Casertana, giovanissima, già vincitrice del premio “Napolinova” nel 2020 e del Florence Guitar Competition 2021 con la formazione del Fairy Guitar Quartet. La Mercorio suonerà un omaggio a Manuel Maria Ponce dalla Sonata n. 3: Allegro moderato, Canzone, Allegro non troppo.
«Il Conservatorio di Avellino si accredita quale palcoscenico dei più grandi virtuosi del panorama internazionale della chitarra. La presenza di Carlotta Dalia – affermano Achille Mottola e Maria Gabriella Della Sala, rispettivamente presidente e direttore del Conservatorio Cimarosa di Avellino – è la testimonianza concreta del successo che sta riscuotendo questa rassegna, che si fonde al Master di II Livello in chitarra. Un percorso formativo, unico nel Centro-Sud Italia, che pone il nostro Istituto di Alta Formazione artistico e musicale quale centro di eccellenza del Mezzogiorno».
Mercoledì 23 marzo, invece, ad Avellino ritorna Carlo Goldstein per dirigere l’Orchestra Sinfonica del Conservatorio Cimarosa. Il concerto, che vedrà la presenza anche di Davide De Feo (clarinetto) e Gabriele De Feo (pianoforte), rientra nel calendario di appuntamenti per le celebrazioni del 50° anniversario del Conservatorio «Domenico Cimarosa» di Avellino.
L’ingresso all’auditorium, con prenotazione da richiedere inviando una mail a cerimoniale@conservatoriocimarosa.org, è consentito nel rispetto della vigente normativa anti Covid 19.
“Quaranta”: le poesie di Graziella Di Grezia in mostra al Carcere Borbonico di Avellino
Il convegno è organizzato da Fondazione Mondadori in collaborazione con Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, TraMe - Centro di Studi Semiotici sulla Memoria, Università degli Studi di Macerata, Master FGCAD, SDA Scuola di Dottorato d’Ateneo, Ibridamente.
Nel corso della storia le donne hanno dimostrato coraggio e grande determinazione. “Non si può fare la rivoluzione senza le donne” diceva Oriana Fallaci. E aveva ragione perché le donne hanno una grande forza morale.
Nel video ascoltiamo le voci di manifestanti, che rivendicano i diritti non rispettati. Le voci, accompagnate da opere dell’artista Milena Barberis, mettono in evidenza quanto può essere doloroso non riuscire a difendersi fisicamente, di fronte alla prepotenza umana, ma anche tanta speranza in un cambiamento.
“Il Cerchio della Madri Silenti”. Ideazione e interpretazione di Margò Volo
Le parole delle donne afghane e i movimenti antichi vivono nello spazio tra le opere d' arte, che diventa spazio performativo, spazio sacro, spazio di racconto della realtà interiore e materica delle donne. Uno spazio che non deve avere confini.
“…non posso volare”. Libera Mazzoleni
Lettura di tre poesie di Nadia Anjuman, poetessa di Herat, uccisa dal marito per aver declamato le sue poesie in pubblico. Aveva 25 anni. Immagini : scuola di Hawca, Kabul 2003, riprese di Libera Mazzoleni; talebani a Kabul 1996, archivio C.I.S.D.A ; musica da Bandit Queen di Ustad Nusrat Fath Ali Khan.
“Vedere attraverso” di Adolfina de Stefani con l’accompagnamento di Antonello Mantovani
L’artista in questa azione si ispira al momento storico in cui vive la popolazione afghana dopo l’avvento dei talebani. Divieti e proibizioni minano i diritti conquistati negli anni, riportando la storia del paese indietro nel tempo. Il gesto performativo si riduce a un’azione minimalista dove viene privata la vista, l’udito, l’ascolto, la discussione e l’incontro con l’altro. Le performance di Adolfina De Stefani sono caratterizzate da una sorta di nomadismo operativo che la vede impegnata in un’esplorazione. Apprezzata esponente nello scenario della cultura artistica in Italia e all’estero con particolare attenzione alle tematiche attuali. Emergono con estrema chiarezza le azioni di carattere universale con l’intento di favorire l’incontro con il grande pubblico con i linguaggi contemporanei.
“Butterfly” di Marilena Sassi
L’artista interpreta la drammatica condizione delle donne afghane attraverso la rappresentazione del “tempo” che per le donne afghane non è più “attivo”, ma “sospeso” nell’ impossibilità di azione. Ad ogni vita, risucchiata da questa condizione atemporale, viene imposta la limitazione della libertà individuale. Questo “tempo” è per l’artista un buco nero, un cerchio sul pavimento entro il quale la figura femminile, vestita con il “velo islamico”, ritorna ad una posizione larvale da crisalide. Ai margini gli oggetti significativi di una libertà perduta: tacchi a spillo, radio, libri di lettura e di scuola, i giochi ecc. Solo quando l’artista, dall’esterno, dipingerà i sette colori del chakra vicino ad ogni oggetto, l’energia scorrerà di nuovo nel corpo della figura femminile che si spoglierà dal “burka” ritornando alla vita. Alla fine lo stesso oggetto che prima rappresentava la negazione di libertà, grazie al suo colore blu, verrà trasformato in ali di farfalla appena schiuse, aprendosi in volo. “Una leggenda narra che le farfalle non hanno voce, ma quando vengono liberate volano fino al cielo e sussurrano i nostri desideri all’orecchio di Dio”. Anonimo
ESPONGONO I LAVORI:
Silvia Abbiezzi, Annamaria Ajmone, Giulia Alberti, Sara Allegrini, Maria Luisa Angeletti, Nadin Antonicelli, Maria Grazia Artesani, Alessandra Attianese, Noemi Balu, Milena Barberis, Giuliana Bellini, Novella Bellora, Gabriella Benedini, Franca Bernardi, Arianna Bonalumi, Fausta Bonfiglio, Alessandra Bonoli, Giuseppina Bonsangue, Zina Borgini, Carla Bottazzi, Mariangela Calabrese, Maria Amalia Cangiano, Lucia Caprioglio, Luciana Caravella, Virginia Carbonelli, Paola Casanova, Roberta Castellani, Ludovica Cattaneo, Marilù Cattaneo, Margherita Cavallo, Valeria Cerabolini, Loredana Celano, Alessandra Chiappini, Chiò, Silvia Cibaldi, Elettra Cipriani, Giuliana Consilvio, Chiara Conti, Chiara Corio, Maria Credidio, Anna Crescenzi, Luce Delhove, Pina Della Rossa, Isabella De Maddalena, Mariangela De Maria, Adolfina De Stefani, Marilisa Di Giovanni, Lucia di Micieli, Giovanna Donarumma, Viola Emesti, Marina Falco, Fernanda Fedi, Gretel Fehr, Rita Lorelli Feri, Mavi Ferrando, Simonetta Ferrante, Paola Fonticoli, Rebecca Forster, Gigliola Foschi, Maria Fratelli, Annalisa Fulvi, Ellen G., Valentina Galletta, Cristina Galli, Anna Garau, Nicoletta Gatti, Marialuisa Ghianda, Nadia Giacomini, Gaia Giani, Consiglia Giovine, Fabrizia Iacci, Luz Maria Gonzales, Paola Grappiolo, Tiziana Grassi, Carmen Gravagna, Giulia Grigoletto, Maria Jannelli, Miyuki Iino, Grazia Ippolito, Anna Lambardi, Anna Lenti, Silvana Maglione, Marilde Magni, Francesca Magro, Marzia Malli, Mariolina Mannia, Alessandra Marcelli, Marina Mariani, Teresa Mariniello, Florencia Martinez, Libera Mazzoleni, Rita Mele, Veronica Menghi, Giulia Minetti, Mintoj, Annalisa Mitrano, Patrizia Molinari, Ginevra Montoschi, Lorenza Morandotti, Chiara Mori, Saba Najaki, Ayako Nakamiya, Mary Nangeroni, Daniela Nenciulescu, Isabella Nurigiani, Yuko Noguchi, Angela Occhipinti, Bruna Orlandi, Antonella Orunesu, Elisabetta Pagani, Marialuisa Pani, Lorena Pedemonte, Cristina Pennacchi, Paola Pennecchi, Valentina Persico, Lucia Pescador, Sara Pellegrini, Renata Petti, Rosemary Pirotta, Clementina Pizzati, Teresa Pollidori, Donatella Pollini, Fiorenza Presbitero, Dolores Previtali, Tiziana Priori, Antonella Prota Giurleo, Patrizia Puleio, Rosella Restante, Patrizia Riviera, Anja Roccia, Caterina Rombolà, Cristina Rossi, Serena Rossi, Lucrezia Ruggieri, Anna Russoamrei, Isabella Sandon, Marilena Sassi, Michela Savaia, Evelina Schatz, Ida Rosa Scotti, Grazia Sernia, Elena Sevi, Valeria Sforza, Livia Sismondi, Margherita Spani, Celina Spelta, Gianna Spirito, Fausta Squatriti, Daniela Stasi, Bernadette Stella, Beba Stoppani, Serafina Tarantini, Sarah Thorne, Angela Trapani, topylabrys, Ilia Tufano, Grazia Varisco, Anna Vassena, Irene Velinas, Armanda Verdirame, Amalia Violi,Monica Wolf, Angela Maria Zucchetti, Susi Zucchi.
I virtuosismi di Bogdanovic sul palco del
Conservatorio di Avellino
Chitarre al Cimarosa: venerdì l’esibizione del musicista serbo. Aprirà il concerto Tartaglia
Torna l’appuntamento con “Chitarre al Cimarosa”. Dopo il concerto di apertura di Giulio Tampalini arriva un virtuoso della chitarra classica.
Venerdì 4 marzo, alle ore 19.00, sul palco dell’Aula Magna, sarà la volta di Dusan Bogdanovic. Compositore, improvvisatore e chitarrista di talento, l’artista serbo-americano ha esplorato molti linguaggi musicali. Il suo stile è una sintesi unica tra classica, jazz e musica etnica.
Si è esibito ed ha registrato con ensemble da camera di vari orientamenti stilistici, tra cui il Trio De Falla, e ha collaborato nel jazz con James Newton, Milcho Leviev, Charlie Haden, Miroslav Tadic, Mark Nauseef e Anthony Cox. La sua discografia comprende registrazioni su varie etichette, dove si possono trovare le sonate in trio di Bach e opere contemporanee. Ha insegnato all'Accademia di Belgrado, al Conservatorio di San Francisco e a quello di Ginevra.
La rassegna internazionale – coordinata dal M° Lucio Matarazzo - si fonde con la prima edizione del Master di II Livello.
Il «Cimarosa» è l’unico Conservatorio del centro-sud autorizzato dal Ministero dell’Università e della Ricerca ad offrire questo percorso didattico di specializzazione.
Ad aprire il concerto di Bogdanovic sarà il talentuoso Christian Tartaglia.
Vincitore del “FiuggiGuitarFestival” nel 2018 e con alle spalle già un cd “Stephen Dodgson (1924-2013). 20 Studies” edito da DotGuitar nella collana The LM Project. Eseguirà due brani: il primo “Cinque pezzi di mare”, un omaggio a Dusan Bogdanovic, e “Capriccio diabolico”, composizione musicale per chitarra sola di Mario Castelnuovo-Tedesco, brano che esalta il virtuosismo tecnico.
«Il palcoscenico del “Cimarosa” è sempre più internazionale, grazie a questa rassegna che sta riscuotendo un enorme successo di critica e di pubblico – affermano Achille Mottola e Maria Gabriella Della Sala, rispettivamente presidente e direttore del Conservatorio Cimarosa di Avellino –. Dopo Tampalini ospitiamo un altro nome eccellente del panorama: Bogdanvic. Ma il più grande successo è in ambito formativo, perché il Master di II Livello di chitarra sta catalizzando grande attenzione sul nostro Ateneo musicale».
L’ingresso all’auditorium è consentito nel rispetto della vigente normativa anti Covid 19.