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giovedì 11 novembre 2021

Al Circolo degli Artisti di Albissola Marina, espone Antonio Cursano, dal 13 al 28 novembre 2021


 

Antonio Cursano nasce a Nyon Oise in Francia il 1 luglio 1969 e vive a Savona.

Avvicinatosi alla pittura materica per caso, cerca di esprimere la sua visione della vita con l’uso della materia, plasmandola e arricchendola di brillanti colori.

Di seguito grazie all’incontro con il Maestro e caposcuola della Scultumaieutica Cesare Crugni e alle sue doti naturali, trova uguale espressione nella scultura del marmo, eseguendo opere informali, dalle linee morbide e calde. Espone in varie mostre nella sua città, partecipa alla mostra internazionale di arte contemporanea presso la galleria Arte Satura nella città di Genova, partecipa a numerosi concorsi, tra questi Cairo Mondadori Editore, espone alla biennale di Genova, espone presso palazzo Flangini alla mostra contemporanea di Venezia, organizza una mostra personale nella sua città presso Studio Design Altre Dimore.

 

 NOTA CRITICA

"Secondo il filosofo tedesco Friedrich Hegel la forma è l’apparizione sensibile dell’idea, si tratta di quel manifestarsi del contenuto nella materia che si configura in modo sempre nuovo e diverso. Le opere di Antonio Cursano si affermano perentorie, come atto apparentemente definitivo di quell’idea

L’atelier dell’autore è il sentiero che conduce alle forme rivelate nel corpo dell’opera, qui scultura, ora pittura fortemente materica, percorso che ci persuade a lacerare gli ultimi veli per un ascesa cosciente e introspettiva. Ma il viaggio verso l’unità indivisibile non è immediato, infatti le geometrie e le linee si compiono e non si compiono e restano in trasformazione, e di questa continua metamorfosi, Cursano ce ne porta a tracce evidenti attraverso anche altre forme, quelle prodotte e indotte dai colori e dai volumi. È proprio nei quadri del “pittoscultore” che la sovrapponibilità  di materie, forme e olio diviene l’insieme uno dell’opera costituendone la fonte intelligibile. D’altra parte, nelle sculture di Antonio scardina i limiti e avanza nell’oltre della rappresentazione classica adducendo nell’osservatore viandante, ora errante negli abissi, ora devoto pellegrino del Sublime, una presa di coscienza netta e pulita. Sui bordi luminosi, sui riflessi degli orli materici si consuma quindi la rivelazione : qui scorre lo sguardo prolungato e attendo, là si muove il pensiero insistente e volitivo, qua si annuncia il fuori linguaggio dell’opera.

Da ogni quadro da ogni scultura scaturisce di fatto una duplice forza di movimento: quella di apollo, Dio delle muse, tendente a scagliante palle di fuoco e quella di Maia, forza generatrice della leggerezza ermetica, del risveglio. Ne segue inevitabilmente la decisione dello scultore di non ridurre l’opera alle misure dei canoni classici e la scelta esecutiva del pittore di avvitare volumi materici e cromatici. 

Coraggio! Altra dote dell’artista che si sfida tra il volgersi al culto della bellezza e l’agire intrepido innanzi al pericolo della materia fluida e solida. Dimensione di scintille, appunto, scintille!

E come scrisse il poeta Alekos Panagulis:

Ogni scintilla

Promessa di fuoco

E ci sono migliaia di scintille

Qualcuna di queste 

Accenderà il fuoco"

Silvio Straneo, 1 maggio 2021

 

Inaugurazione sabato 13 novembre alle 17 
Apertura tutti i giorni dalle 16 alle 19

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