CONSERVATORIO: TORNA “NOTE PER L’ANIMA”
PRESSO L’AUDITORIUM DEL CIMAROSA MUSICISTI E VESCOVO IN DIALOGO
DOMANI, GIOVEDI’ 23 GENNAIO (ORE 19), CONCERTO DAL TITOLO “ACCORDARE”
Si rinnova anche per il nuovo anno la sinergia tra la Diocesi di Avellino e il “Cimarosa” con “Note per l’Anima”, la mini rassegna della Diocesi di Avellino, fortemente voluta dal Vescovo Arturo Aiello e sostenuta dal Conservatorio, presieduto da Luca Cipriano e diretto da Carmelo Columbro.
“Note per l’anima” è una sorta di “sonata a quattro mani”, che vede insieme artisti del Conservatorio “Domenico Cimarosa” e il Vescovo, Mons. Arturo Aiello, nel tentativo di riscoprire la città dell’anima che è dentro di noi; di riscoprire i sensi interiori percorrendo la via della bellezza.
Domani, giovedì 23 gennaio (ore 19), sul palco dell’Auditorium di piazza Castello, il concerto dal titolo “Accordare”. Ancora una volta la musica come mezzo per invitare alla riflessione. Nel titolo il significato della serata. Accordare è trovare un punto di incontro tra opposti, diversi; cercare ciò che unisce perché ciò che divide è evidente; incontrarsi, fare alleanza con chi è diverso.
Sul palco Christian Tartaglia (chitarrista solista) e il Fairy quartet, composto da Roberta Mercorio, Francesco Fausto Magaletti, Giacomo Monteleone e Francesco Smirne, che eseguiranno la Sonata K1 di Domenico Scarlatti, compositore italiano attivo durante l’età barocca, ma che fu punto di riferimento per lo sviluppo dello stile classico. E ancora El Ultimo tremolo del paraguaiano Agustin Barrios Mangoré, Carmen Suite di Georges Bizet. E poi le note di Fernando Sor, Ariel Ramirez, Francisco Tàrrega ed Eduardo Martin.
«Siamo contenti che il Vescovo abbia voluto rinsaldare anche per il 2020 questa sinergia con il Conservatorio “Cimarosa” – dichiarano il presidente del Conservatorio Luca Cipriano e il direttore Carmelo Columbro –. Per noi è un immenso piacere ospitare la rassegna della Diocesi di Avellino, che ha come obiettivo quello di rendere l’arte momento di riflessione per ritrovare se stessi e la musica è uno degli strumenti migliori per ricaricare anima, mente e spirito».
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