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mercoledì 16 dicembre 2020

Il libro di Livio Borriello, Avellino

Esercizi per accorgersi del mondo

Dopo la buona accoglienza riservata dalla critica a “Mica me” nel 2008, Livio Borriello pubblica ora il suo secondo libro nel catalogo Altre Scritture, collana Margini a Fuoco, di Transeuropa, editore da sempre attento al nuovo e al non convenzionale (198 pagine, 12,97 euro). 

Il libro raccoglie scritti pubblicati in Rete, ma ha l’ambizione di costituire un’opera nuova e organica, non solo per l’aggiunta di numerosi brani inediti, ma per il lavoro di strutturazione e rielaborazione, che li ha resi adatti alla pubblicazione cartacea, e ne ha prodotto un senso diverso.

Secondo Livio Borriello questa operazione di trapianto da un ambiente editoriale all’altro è oggi indispensabile, in quanto “la scrittura elettronica si scrive ma non si legge, o si legge in maniera veloce e superficiale, e per compensare questa asimmetria è necessaria la sua riconversione sul cartaceo”. 


Il testo svolge un coerente discorso sulla percezione, quale processo decisivo e preliminare di ogni atto psicologico, culturale, sociale, politico -  articolato a vari livelli attraverso l’utilizzo di molteplici codici espressivi. Ci sono i veri e propri “esercizi percettivi”, in cui l’autore esplora nuove possibili condizioni del corpo, e che solo superficialmente si possono confondere con tradizionali sperimentalismi linguistici, ci sono poi momenti di definizione e teorizzazione del processo, e infine applicazioni e esemplificazioni, ovvero analisi che hanno per oggetto la nostra realtà politico-sociale – lo strapotere della finanza,  la degenerazione della politica, i media e l’accelerazione elettronica del segno, l’immigrazione, il Covid, gli influencer ecc.

Ne deriva una sorta di autopsia del reale contemporaneo, nel senso etimologico di ispezione diretta attraverso i sensi, dunque un’analisi che, in quanto meglio fondata in una percezione profonda e  originaria della realtà, dovrebbe configurare una proposta culturale, sociale e politica nuova. 

Breve nota biografica sull’autore

Livio Borriello è nato nel 1961 ad Avellino, dove vive. Ha collaborato a diverse riviste, cartacee e web, di scrittura e critica letteraria. Nel 2008 ha pubblicato Mica me (edizioni OXP), che ha riscosso ottima accoglienza critica. 


Dalla quarta di copertina

Il vero evento del mondo, quello che dovrebbe sbalordirci ogni giorno, è forse il fatto che esista e accada. È la sua ovvietà, che è straordinaria. Comprendere ciò, significa comprenderlo più profondamente, e ci offre una chiave possibile per trasformarlo.  C’è bisogno forse di un nuovo approccio alla politica e all’analisi sociale, un approccio più radicale, fondato  su un diverso rapporto fra il sentire  profondo dell’uomo  e la realtà. Avvalendosi di una forma innovativa mutuata dal blog e la scrittura elettronica, e utilizzando molteplici codici espressivi, l’autore spazia da tematiche sociali di scottante attualità – lo strapotere della finanza, la degenerazione della politica, l’accelerazione elettronica del segno, l’immigrazione, il covid – a sperimentazioni linguistiche e percettive, da intense  riflessioni sul tempo, sull’eros, sulla morte, a surreali  fantasie comiche e stralunati racconti di viaggio, seguendo il filo di un’ispirazione ondivaga ma coerente che replica la complessità del mondo.  

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